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Look primavera 2020. Vestirsi come se si andasse in ufficio o restare in pigiama durante quella che possiamo definire la stagione dello smart working?
La sfida è passare dalla modalità ‘da casa’ a quella ‘da lavoro’!
Un ‘change’ molto importante per concentrarsi perché, sulla concentrazione, l’abbigliamento gioca la sua parte. Ad affermarlo sono gli esperti di Methodos, società di consulenza specializzata nei processi di change management.
Se occorre riprodurre tra le mura di casa la forma mentis che si assume sul luogo di lavoro, occorre dare importanza anche alla forma corporis.
Per un look a prova di smart working, non è necessario essere iper formali ma, non rinunciare ad un tocco glamour, vi farà sentire certamente più motivate ad affrontare la giornata.
Restare in pigiama approntando la scusa “tanto non mi vede nessuno” per lavorare da remoto, potrebbe farci sentire a nostro agio ma rappresenterebbe una seria minaccia alla soglia di attenzione con il ‘rischio pisolino’ dietro l’angolo.
Rubiamo allora dal guardaroba del nostro partner una camicia! Bianca oppure a righe, preferibilmente in blu, il capo maschile ci permetterà di ottenere due vantaggi in un sol colpo:
Di vitale importanza rimane mantenere qualcuna delle routine mattutine di base, come ad esempio il make-up. Si può optare per un make-up non make-up leggero e naturale: avere uno sguardo non segnato dalle occhiaie ed un filo di rossetto, unito alla carica di buon caffè, potrebbe fare la differenza.
Focus sui gioielli: degli orecchini o una collana rappresentano dei dettagli da non sottovalutare per distogliere l’attenzione di un ambiente generalmente non legato al nostro lavoro.
E, al di sotto del punto vita? Dalla vita in giù la parola d’ordine è: COMODITA’!
Promosso il pantalone ampio che non costringa i movimenti e, respiro di sollievo anche ai piedi, di norma costretti a soffrire per giornate intere, con lo smart working possono godersi giornate di piena libertà dal momento che solitamente, tra le mura di casa ci si aggira a piedi nudi o con scarpe super comode.
Nella primavera 2020, largo quindi a capi in tessuti morbidi e avvolgenti, che ci facciano sentire protette, comode e al sicuro: un dolcevita in lana, una tuta in cashmere, un completo in maglia a costine potrebbero essere un’alternativa per chi nel guardaroba di lui proprio non vuole metterci naso.
Puntate su nuances a tinta unita, meglio se luminose e in toni neutri e caldi. Bianco, beige e affini sono tra i colori neutri scelti da pantone per la primavera-estate 2020 e regalano anche a casa, un aspetto professionale e pacato. E, in caso di meeting improvviso su Skype, ricorrete al capo ‘smart’ per eccellenza, un’arma vincente e pratica da sfoderare all’ultimo minuto: il blazer ‘salva call’ che si adatti facilmente al look base.
Con questi consigli di stile, sarà più facile affrontare la sfida tra comfort e professionalità e creare looks a prova di smart working e coccolarsi con stile.